• Edizioni di altri A.A.:
  • 2015/2016
  • 2016/2017
  • 2017/2018
  • 2018/2019

  • Lingua Insegnamento:
    ITALIANO 
  • Testi di riferimento:
    Parte I e II:
     Manuale di neuropsicologia. A cura di Giuseppe Vallar e Costanza Papagno. Casa Editrice:
    Il Mulino. Pagine: 436. Euro: 33,00
    Parte III:
     Due articoli scientifici disponibili sul sito della Facoltà di Psicologia alla voce Servizi agli
    studenti / Materiale didattico.
    I tutor del settore sono raggiungibili all’indirizzo mail: tutor.psi02@gmail.com. E’ possibile partecipare
    agli incontri scientifici organizzati dal Laboratorio di Neuropsicologia e Neuroscienze cognitive. Per
    ricevere avvisi al riguardo, è necessario iscriversi alla newsletter del Laboratorio, mandando una
    mail all’indirizzo neuropsicolab@gmail.com. 
  • Obiettivi formativi:
    Il primo modulo (corso principale) si propone di fornire conoscenze avanzate
    nell’ambito della neuropsicologia clinica e sperimentale, con particolare enfasi sulla moderna
    correlazione anatomo-clinica e sulle interpretazioni disconnessioniste delle principali sindromi
    neuropsicologiche. 
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:
    ORALE 
  • Sostenibilità:
     

Parte I. Fondamenti teorici e metodologici della neuropsicologia. L'esame
neuropsicologico, gli esami strumentali nella neuropsicologia clinica, la diagnosi neuropsicologica, la
plasticità cerebrale e il recupero dei deficit neuropsicologici. Parte II. Sindromi e disturbi
neuropsicologici classici (afasie, dislessie e disgrafie, disturbi dell’elaborazione dei numeri e del
calcolo, aprassie, amnesie, agnosie, disturbi dell’attenzione, disturbi visuo-spaziali, disturbi della
rappresentazione del corpo, disturbi esecutivi, demenze), disturbi della consapevolezza di malattia
e disturbi emozionali e psichiatrici conseguenti a danni cerebrali. Parte III. Dalla correlazione
anatomo-clinica classica, allo studio degli approcci più moderni ad essa, che tengono conto non solo
delle lesioni strutturali (sia della sostanza grigia che della sostanza bianca) ma anche dei disturbi
funzionali di aree strutturalmente intatte, e della eterogeneità del comportamento patologico.
Riflessione su come tali approcci, integrando le conoscenze disponibili dallo studio in vivo del
cervello sano mediante le tecniche di neuroimmagini, retro-agiscano sui modelli esplicativi classici
dei disturbi neuropsicologici.

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